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Città del dialogo interculturale

Logo dell'Anno Europeo del Dialogo Interculturale 2008

Campi Bisenzio, unica in Toscana, è tra le dieci finaliste del premio Città del dialogo interculturale del Consiglio d'Europa.

Ideato dal Ministero dei Beni Culturali, nell'anno europeo del Dialogo interculturale, il progetto era rivolto a tutti i Comuni italiani ed era relativo alle politiche attuate delle varie amministrazioni per promuovere il dialogo interculturale, favorire la comprensione reciproca e la convivenza.

 
 

Il riconoscimento ottenuto il 19 settembre 2008 a Viareggio, premia tutta la città per il lavoro svolto in questi venti anni.

 

Oggi, viviamo in città dove coesistono svariate culture, persone con vissuti ed esperienze diverse che vivono, lavorano, intrattengono relazioni e formano nuovi nuclei familiari.

Operare per una politica di piena cittadinanza, di pieno riconoscimento e rispetto dei diritti, implica anche la consapevolezza che si aprono nuovi scenari e nuovi contesti in ogni città e società dell'Europa.

Questo significa pensare a servizi e informazioni che siano chiari e immediati per tutti.

Il cittadino molte volte è visto dagli Enti non in modo compiuto, ma come un pezzo scollegato- un puzzle, un anello disgiunto, un tratto e non una linea - questa visione diviene amplificata se il cittadino proviene da un'altra città europea o da un'altra nazione del mondo.

 

La nuova città è aperta non ha confini, lo dimostra la libera circolazione delle merci, capitali, persone, ma anche l'unificazione dei mercati, e delle monete.

Tutto questo porta la nostra dimensione locale alla globalizzazione, non esiste più l'indigeno ma l'uomo globale, che vive in ogni città del mondo e rivolge le sue attenzioni a dimensioni sovranazionali siano esse legate all'economia, alla comunicazione, alla cultura e alla politica.

La nascita che a volte si nota, di particolarismi, di feudi, di territorialità nasconde non la tutela della propria identità ma la paura di un processo di eguaglianza al quale la nuova società mondiale non può continuare ad opporsi.

La nostra città in modo sereno ed equilibrato ha facilitato i percorsi di cittadinanza, il dialogo e l'inclusione, ha impegnato risorse ideali nella partecipazione, come lo dimostrano le tante associazioni del territorio e le politiche educative nelle nostre scuole.

Azioni che hanno creato attività e servizi e radici anche nuove, per interagire e quindi arricchire il nostro tessuto sociale.

La politica ha consegnato una piena rappresentanza, ha facilitato il dialogo e le relazioni ed ha nelle sue istituzioni la rappresentanza più forte, la piena espressione del governo di una società multiculturale: il primo assessore italiano, di origine cinese, che rappresenta i rapporti con la sua comunità di origine.

Per questo e per la nostra politica "interculturale", Campi è stata premiata.



Ultima Modifica: 24/05/2016

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