Comune di Campi Bisenzio

Seconda Sala - Ceramiche e Collages

Pianta Sala numero 2
Sala 2 - Ceramiche e Collages

La seconda sala è dedicata alla ceramica e al collage e rivela l'attitudine colorista di Antonio Manzi. La ceramica segna l'attività dell'artista dal 1977 ed è una forma d'arte che egli ha frequentato e frequenta con costanza, senza interruzioni, e proprio per questo è un linguaggio che più di altri chiarisce il suo percorso creativo; permette di intuire precocemente i cambiamenti tematici e quelli espressivo-stilistici che fanno presupporre l'accostarsi a nuovi materiali e a nuove tecniche.

 
Piatto
Piatto

 La ceramica - la maiolica in particolare - offre a Manzi la possibilità quasi immediata di cimentare la sua urgenza espressiva attraverso il segno, che dapprima aggredisce e si appropria della materia, dopo la domina e vi dialoga con il segno stesso che diviene materia e colore.

 
Vaso
Vaso

I temi, i soggetti e i simboli che più frequentemente richiama nelle sue prime opere ceramiche sono ancora quelli della solitudine e della disperazione a cui subentreranno già all'inizio degli anni '80 del Novecento i soggetti legati all'amore e alla figura femminile.
 
L'itinerario che l'artista ha scelto per illustrare il suo legame con la ceramica inizia con opere che risalgono alla fine degli anni '80 del Novecento, un periodo di intensa sperimentazione in cui si assiste ad un maggior interesse per il colore e per le possibilità che le varie tecniche e materiali propri della ceramica possono offrirgli per arricchire il suo linguaggio espressivo. L'artista realizzerà diverse opere, tra cui il piatto con Lo studio del pittore, esposto in questa seconda sala, che richiamano la prestigiosa tecnica "a figure rosse" della pittura vascolare greca ed esaltano la caratteristica linea manziana, incisiva e continua nel definire i contorni delle figure, le quali, come nei vasi attici del V secolo a.C., vengono "risparmiate" sul fondo, cioè lasciate del colore della terracotta. Il nucleo più cospicuo di maioliche esposte nella sala sono tuttavia molto recenti ed hanno quasi come tema esclusivo la rappresentazione dell'amore.

 
Amanti
Amanti

La nuova sensibilità per le cromie accese e festose è presente anche nei collages non casualmente esposti insieme alle ceramiche. Il collage, in ordine di tempo, è l'ultima tecnica espressiva adottata dall'artista. I primi lavori risalgono al 2004 e con questa tecnica Manzi ha realizzato opere che esaltano il sentimento d'amore attraverso una forte componente sensuale che si palesa sia attraverso il nudo e gli atteggiamenti dei personaggi, sia attraverso l'accordo delle varie sezioni cromatiche e il deciso contrasto creato tra le parti disegnate, ad inchiostro nero per il nudo femminile su cartoncino bianco, ad inchiostro bianco su cartoncino nero per il nudo virile. L'erotismo della scena è sottolineato ulteriormente dal vaso dipinto che appare nelle composizioni, a cui si riferisce spesso anche il titolo dell'opera, che nella foggia e nella decorazione si ispira alla ceramica classica.

 

Gabriella Mancini - tratto dal catalogo "Il Museo Manzi"

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