Adesione al Manifesto degli scienziati antirazzisti 2008

Settan'anni fa, il 14 luglio 1938, il Ministero della Cultura popolare emanava il Manifesto della Razza. Poche settimane dopo, ad agosto, iniziò il censimento di 50mila ebrei residenti in Italia. Vittorio Emanuele, il 7 settembre, emanò proprio dalla sua tenuta di San Rossore, il decreto che espropriò gli ebrei della cittadinanza italiana. Lo abbiamo ricordato a San Rossore, durante il Meeting Antirazzista e successivamente a Cecina nella settimana che l'Arci dedica all'antirazzismo.
Ci sono parole dirette e pesanti in una poesia di Brecht, quasi una confessione "[...] Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare."
Per questo dobbiamo aver memoria del passato, l'indifferenza, la superficialità può far nascere azioni di intolleranza disumana. Durante il Meeting di San Rossore, la Giunta Regionale Toscana ha presentato in risposta alle oggi ingiustificate paure, all'insicurezza che sembra dilagare, che diviene sentimento di massa, dimenticando che la sicurezza è fatta di tante cose: protezione, tutele, diritti stabili e strutture capaci di far rispettare i diritti. E' fatta di organizzazioni capaci di intervenire in caso di pericolo, nel corso di una calamità, di un incidente sul lavoro e sulla strada. Non sempre la paura corrisponde alla realtà del rischio. Vivere nella quotidianità, occupare i centri storici con serate socializzanti, effettuare manifestazioni nei parchi. La legalità deve essere condivisa dalle persone, l'indifferenza non porta ordine, la delega alla sicurezza e alle repressione non porta serenità e libertà a nessuno di noi. Le nostre politiche devono essere improntate alle nostre antiche azioni solidali: diritti, legalità, condivisione, tolleranza, mutuo soccorso. Azioni che permettono un'organizzazione attenta per ogni singolo e per la collettività.
Il Manifesto è scaturito dal lavoro congiunto di medici, antropologi, scienziati che hanno sottoscritto un appello che toglie al razzismo ogni pretesa di scientificità. Siano neri, rossi, gialli, bianchi forse nel futuro blu ma tutti appartenenti alla razza umana. Non esistono le razze. Le differenze fra uomini sono culturali e si affrontano con il dialogo ha affermato il Presidente Martini e io personalmente aggiungo anche fra uomini e donne...