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Artour-O La città per l'arte contemporanea

Logo della manifestazione

Si svolgerà dal 18 al 21 febbraio presso il Grand Hotel Minerva di piazza Santa Maria Novella 16 la sesta edizione di ARTOUR-O il MuST a Firenze.
 
Il progetto si propone, quindi, come una sintesi del nostro modo di fare e vivere ogni forma d'espressione artistica evidenziando il ruolo unico che l'Italia ha nel mondo grazie all'arte, all'architettura ed al design. Il MuST, Museo Temporaneo, ripropone lo stretto connubio tra territorio ed arte contemporanea, testimoniato dalla partecipazione alla manifestazione di numerose istituzioni pubbliche in totale sintonia con l'operato dei privati.
 
La manifestazione sarà affiancata da un convegno dal titolo Arte come Progetto/Progetto come Arte con Benedetta Spadolini e Carlo Vannicola, Facoltà di Architettura dell'Università di Genova, Dario Nardella vicesindaco di Firenze e gli architetti Serena e Alessandro Jaff, che animerà ulteriormente i giorni della manifestazione divenendo un importante momento d'incontro e scambio grazie alla presenza d'illustri operatori del settore.
 
ARTOUR-O è, quindi, una manifestazione caratterizzata dal sostegno delle principali Istituzioni Pubbliche sia Toscane che Liguri e da molti imprenditori privati coraggiosi e certi delle potenzialità del progetto. una manifestazione che si preannuncia come un interessante punto di riferimento e di scambio per il mondo dell'arte contemporanea, un luogo d'incontro fra culture che si confrontano per iniziare un dialogo.

 
 
L'Urlo di dolore, scultura del maestro Antonio Manzi

I Comuni di Calenzano e Campi Bisenzio saranno presenti con un'opera dei propri musei:
il Museo del Design Industriale di Calenzano partecipa alla rassegna con la poltrona San Luca di Poltrona Frau (1960 Achille e Piergiacomo Castiglioni), che sarà esposta nella hall del Grand Hotel Minerva, mentre il Museo Antonio Manzi di Campi Bisenzio è presente con la scultura L'Urlo di dolore, del maestro Manzi all'interno del Bigallo, tappa del percorso in città.

L'Urlo di dolore è un'opera di notevole suggestione emotiva che ha la fonte iconografica nella Resurrezione, il bronzo monumentale realizzato da Manzi per il giardino del cimitero della Misericordia di Campi Bisenzio. Si tratta infatti di particolari dell'opera rielaborati e frutto della meditazione dell'artista su questo fondamentale soggetto sacro, che impone all'uomo di interrogarsi sulla natura materiale e spirituale dell'essere umano.
 
In brevissimo tempo l'artista è riuscito, come è sua consuetudine, ad avere un'eccezionale padronanza della tecnica e degli strumenti adottando il metodo nobilissimo della fusione a cera persa. La tensione verso Dio è un cammino spesso doloroso e Antonio Manzi esprimere tale idea dando forma alla sofferenza.
 
E' l'urlo che fa emergere il dolore interiore in una disperata ricerca di conforto e solidarietà, una sofferenza che non può più essere trattenuta e che da situazione individuale diviene condizione universale.

 


Ultima Modifica: 01/06/2016

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