La Legge n. 431/98 prevede alcune forme tipiche di contratto di locazione, che devono essere rispettate quando si intende sottoscrivere un contratto tra proprietari di immobili ad uso civile abitazione e inquilini.
Oltre alla tipologia di contratto a "canone libero", in cui cioè l'importo del canone viene liberamente stabilito da proprietario ed inquilino sulla base delle regole del libero mercato, l'art. 2 comma 3 della L. 431/98 prevede il contratto a "canone concordato", laddove la determinazione dell'importo del canone non è lasciata all'incontro tra domanda ed offerta ma è strettamente determinata sulla base di una serie di parametri:
• tipologia di immobile (se di tipo A, B, o C);
• metratura dello stesso, intesa come superficie calpestabile netta;
• ubicazione dell'alloggio sul territorio (centrale, frazioni, agricola-periferica);
• presenza o meno di arredamento;
• durata del contratto.
In ottemperanza al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16/01/2017, in data 3/07/2025 le principali Associazioni di categoria rappresentative di inquilini e proprietari immobiliari del territorio afferente l'ambito LODE (Comune Firenze e limitrofi) hanno approvato un nuovo Accordo territoriale, che sostituisce il precedente, del 2020.
Dalla lettura dell'Accordo territoriale e dall'applicazione dei criteri ivi indicati al singolo caso, è possibile calcolare il canone che si dovrà chiedere/pagare in caso di locazione di alloggi con contratto a "canone concordato".
Altrimenti ci si potrà rivolgere ad un tecnico di fiducia, non essendo competenti gli uffici comunali a fornire indicazioni su come calcolare il canone di locazione. La sottoscrizione di un contratto di locazione a "canone concordato" anzichè a "canone libero" permette sia al locatore che al conduttore di beneficiare di agevolazioni fiscali da parte del sistema di tassazione centrale (I.r.p.e.f. e "cedolare secca") e locale (I.m.u. e Ta.s.i.).
Per tali aspetti conviene informarsi presso i C.A.A.F., il proprio commercialista e l'Ufficio Tributi.
Tale modalità di determinazione del canone viene incentivata attraverso agevolazioni fiscali.