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I gonfaloni o più comunemente stendardi sono insegne di origine militare di forma prevalentemente di rettangolare che servivano a coordinare le manovre da compiersi sul campo di battaglia dalle singole compagnie. Ogni compagnia aveva, sul proprio gonfalone una pittura o stemma che richiamava o il comune Santo Patrono o l'arte e il mestiere degli appartenenti ad essa. Il magistrato a cui era affidata la custodia e la cura del gonfalone, sia in pace che durante i combattimenti era detto Gonfaloniere. Con la nascita del Comune moderno è invalso l'uso di usare, principalmente nelle cerimonie pubbliche, un'insegna su cui è riportato lo stemma.
Il Gonfalone di Campi di colore rosso è di forma rettangolare il cui bordo superiore è legato alla traversa di sostegno da sei nastri o passanti bordati di cordino dorato. Il lato inferiore è bipartito da due triangoli col vertice rivolto verso l'alto con nappe dorate ai vertici inferiori. Il lato inferiore e quelli laterali sono bordati da una fascia dorata. Lo stemma del Comune di identico fondo rosso e parimenti bordato in oro è sormontato da una corona civica dorata.
Ai commi 6, 7, 8 dell'art.3dello Statuto comunale si definisce il Gonfalone del Comune.