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Alle ore 10 - Limonaia di Villa Montalvo
Conferenza alla presenza del Sindaco, del Conservatore del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, del Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e del biologo Carlo Scoccianti, da molti anni impegnato in una nuova sperimentazione ecologica ed estetica che si traduce nella realizzazione di nuovi vasti ambienti naturali.
Questi, attraverso la gestione del WWF, garantiscono la conservazione di centinaia di specie andando a costituire uno straordinario sistema di nuove aree protette nella pianura tra Firenze e Prato.
Alle ore 11.20 - ritrovo al parcheggio delle Casse di Espansione di San Donnino, ingresso da via S. Jacopo
Visita dell'opera. Percorso ad anello sull'argine delle casse di espansione, commentando gli aspetti estetici e naturalistici della nuova opera 'Coleps' insieme all'altra opera vicina 'Stepping Stone'.
Ingresso libero - senza prenotazione
L'opera, che si pone all'interno di una cassa di espansione idraulica posta sulla riva
sinistra del Fosso Gavina, si compone di
una serie di canali e isolotti che si susseguono in ogni direzione con cadenza
regolare. Questa regolarità ricorda il caratteristico aspetto della membrana
esterna di un protozoo molto comune nelle raccolte stagnanti d'acqua dolce: il Coleps, appunto.
Basandosi sul gioco di
proporzioni che si instaura fra qualcosa di immensamente piccolo, un
microrganismo, e qualcosa di immensamente grande, un ambiente naturale, l'opera
intende proporre una riflessione sulle dimensioni dei luoghi in relazione al
ruolo che questi, a seconda della scala di territorio presa in esame, possono
assumere per la vita delle specie. Facendo infatti riferimento alla maggior
parte degli uccelli acquatici, l'intera area in oggetto, apparentemente così
ampia, risulta in realtà piuttosto ridotta quando alle sue dimensioni associamo
l'effettiva capacità di costituire un habitat adatto per soste di lungo
periodo.
La nuova zona umida quindi, a scala territoriale locale, assume
certamente un ruolo importante ma esclusivamente come luogo di sosta temporanea
(Stepping stone) per le specie nel
loro passaggio attraverso la pianura.
Altri ambienti di maggiori dimensioni
presenti in questo territorio, che grazie proprio alla presenza di questo nuovo
ecosistema risultano oggi potenziati perché posti in più forte relazione fra
loro (maggiore possibilità di scambio di individui), sono invece quelli che
possono svolgere un ruolo di effettiva residenza delle popolazioni ornitiche,
anche per tempi lunghi.
Non è dunque più possibile,
come è stato fino ad oggi, pensare ancora di poter tutelare gli aspetti
naturali del territorio e conservare le biocenosi tipiche soltanto mantenendo
qualche fazzoletto di habitat qua e là, senza alcun ragionamento sulle reali necessità
delle specie e sulla qualità degli ambienti quanto a funzionalità, capacità e
possibilità di connessione attraverso il territorio. L'adozione di questo tipo
di visione del territorio è la più importante sfida che attende la
pianificazione nei prossimi anni.