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Storie gemelle

Luglio 2019

Da pochi giorni è iniziata l'estate, ogni mattina quando apriamo gli occhi il cielo è azzurro. Per sfuggire al sole che alza la temperatura cerchiamo l'ombra quando camminiamo per strada, tranne che nel fine settimana quando invece lo andiamo a trovare sulle spiagge. Quando comincia l'estate sembra di avere più tempo da dedicare a se stessi, agli amici, alle proprie passioni, perché il tempo sembra dilatarsi nelle ore di luce che si spengono solo nel dopocena.
Se siete frequentatori della biblioteca una delle vostre passioni è sicuramente la lettura e amate i libri come buoni amici; anche per questo abbiamo pensato che proporvi una sola lettura non fosse sufficiente, che in estate siamo tutti più curiosi, che volevamo farvi scegliere cosa leggere come se i libri che vi proponiamo fossero i gusti dei gelati. Ogni coppia di libri ha qualcosa in comune, un'affinità, una storia gemella: divertitevi nella scelta, portate questi libri al mare, in campagna, nelle stanze più fresche, ovunque vi sia più comodo leggere.
Vi confessiamo che anche le vostre bibliotecarie si sono divertite nell'inventarsi questa vetrina di proposte, perché è estate anche per noi!

«- Perché vuoi fare la maestra?
- Per rompere le balle alle bambine, - rispose Zazie.- Quelle che avranno la mia età fra dieci, tra vent'anni, tra cinquant'anni, fra cento anni, fra mille anni. Aver sempre da rompere le balle a qualcuno. [...] Voglio esser carogna. Gli farò leccar l'impiantito. Mangiar la cimosa della lavagna. Gli metterò i compassi nel didietro. Pedate nel sedere. Porterò gli stivali. D'inverno. Alti così (gesto). Con gran speroni per scorticar la ciccia delle chiappe.
- Sai, - disse Gabriel con calma, - stando a quel che dicono i giornali non è proprio in codesta direzione che si sta orientando l'educazione moderna [...] E poi, tra vent'anni non ci saranno più maestre [...]
- Allora - dichiarò - farò l'astronauta [...] per andare a rompere le balle ai Marziani »
(Zazie nel Metrò, Raymond Queneau)

«Gli adolescenti credono di diventare adulti scimmiottando adulti rimasti bambini che fuggono davanti alla vita.»
(L'eleganza del riccio, Muriel Barbery)

 


Ultima Modifica: 27/06/2019

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