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La combustione delle biomasse legnose

biomasse legnose

Come inquina la combustione delle biomasse legnose

La combustione delle biomasse legnose determina l'emissione di numerosi inquinanti. Oltre all'anidride carbonica, in un processo di combustione reale vengono prodotti altri inquinanti: monossido di carbonio, ossidi di zolfo e di azoto, composti organici volatili, polveri, ammoniaca ed acido cloridrico. Gli ossidi di zolfo e di azoto, oltre ad avere effetti tossici in quanto tali sia sull'uomo che sull'ambiente, sono anche causa di deposizioni acide e precursori di particolato secondario; inoltre, il biossido di azoto (NO2) è una delle cause dello smog fotochimico; infine, il protossido di azoto (N2O) è un noto gas climalterante. Per quanto riguarda le polveri emesse occorre dire che il loro grado di penetrazione nel sistema respiratorio dell'uomo e la loro conseguente tossicità dipendono dalla distribuzione granulometrica (PM10 - PM2). Più le polveri sono piccole più possono essere veicolo di agenti chimici tossici per l'uomo, come ad esempio metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, policlorobifenili e diossine generati dalla combustione; inoltre, l'emissione di polveri comporta danni alla visibilità ed alla vegetazione. 

 

Il riscaldamento contribuisce in modo significativo a inquinare l'aria

Certamente anche il riscaldamento domestico contribuisce a inquinare l'aria e nel caso di combustioni di biomasse legnose anche per una quota consistente. Questa circostanza emerge dai bilanci che vengono periodicamente prodotti a livello nazionale e regionale/provinciale dalle Agenzie per l'ambiente. Indubbiamente quando il riscaldamento dei locali si somma al traffico degli autoveicoli e in determinate condizioni atmosferiche, si hanno ripetuti superamenti dei limiti di legge per il PM10. Dunque si impone una pianificazione e messa in atto di politiche di risanamento che orientano, sostanzialmente, alla riduzione del quantitativo di inquinanti emessi in atmosfera, intervenendo anche sul riscaldamento dei locali e in particolare sulla combustione delle biomasse legnose. 

Come viene utilizzata la combustione delle biomasse legnose?

L'utilizzo delle biomasse legnose  varia da regione a regione, tuttavia possiamo stimare che sono utilizzate:

  • per riscaldamento ornamentale, ovvero saltuariamente, magari il sabato o la domenica perché il caminetto è bello e si possono cuocere dei buoni cibi;
  • per riscaldamento aggiuntivo, ovvero per risparmiare sulle spese o per riscaldare dei locali privi di altri dispositivi di riscaldamento;
  • per riscaldamento essenziale, ovvero perché l'immobile non può essere allacciato alla rete del metano o è privo di altri dispositivi di riscaldamento;
  • tra coloro che utilizzano il "riscaldamento essenziale" circa l'80 % utilizza legna da ardere e circa il 15 % pellet, il restante 5 % utilizza scarti legnosi, legno lavorato, cippato e briquettes;
  • dal punto di vista dell'inquinamento da PM10 non ci sono grandissime differenze tra utilizzare legna da ardere o pellet. Tuttavia il caminetto aperto è più inquinante di una moderna stufa automatica.
Riscaldamento ecologico

Suggerimenti ecologici per riscaldare gli immobili

Premesso che per inquinare meno occorre avere un immobile con una buona classificazione energetica e dunque occorre tendere a migliorare tale classificazione, dal punto di vista della produzione del calore, occorre:

 
  • preferire l'utilizzo del metano al posto delle biomasse legnose;
  • preferire caldaie a condensazione, ovvero con il recupero del calore che altrimenti andrebbe disperso con i fumi; 
  • evitare il "riscaldamento ornamentale";
  • nel "riscaldamento essenziale" se proprio non è possibile evitare la combustione delle biomasse legnose, utilizzare moderne stufe automatiche ad alto rendimento, bruciando legna secca stagionata o pellet di buona qualità, con un elevato potere calorifico, basso contenuto di ceneri e proveniente da aziende certificate (controllare i dati riportati sulla confezione);
  • non bruciare rifiuti, legni trattati o verniciati, plastica, carta, imballaggi, giornali, riviste con stampe colorate, cartone, Tetra Pak, imballi e gommapiuma;
  • controllare periodicamente ogni anno il sistema di riscaldamento e la canna fumaria. 


Ultima Modifica: 15/12/2021

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